Dopo la presentazione lo scorso novembre alla 60esima edizione del Festival dei Popoli – dove ha vinto il premio “Gli Imperdibili” del Concorso Italiano – e l’anteprima in sala a febbraio al cinema La Compagnia, esce in versione VOD, il documentario di Francesco Corsi, Caterina.
Il documentario è dedicato alla figura di un’artista toscana, la musicista e etnomusicologa Caterina Bueno, nota per aver raccolto, recuperato e fatto rivivere le più antiche tradizioni musicali italiane, grazie ad un lavoro certosino e appassionato, che le valse l’appellativo di “raccatta canzoni”.
Caterina Bueno, fin dagli anni ‘60, ha portato all’attenzione del grande pubblico il preziosissimo patrimonio di canti e tradizioni musicali pazientemente raccolto nelle campagne, della Toscana e non solo, confluito poi nei suoi dischi e nei suoi concerti.
“Ho deciso di raccontare l’artista – ha affermato il regista – attraverso diversi piani narrativi, tenendo conto di alcuni passaggi biografici, facendomi guidare soprattutto dal flusso delle suggestioni scaturite dal suo lavoro e dalle persone e dai luoghi che ha incrociato nel corso della sua vita. Ho deciso, insomma, di raccontare Caterina Bueno per frammenti di diversa forma e natura”.
Il film è stato sostenuto da Toscana Film Commission nell’ambito del programma Sensi Contemporanei Toscana per il Cinema.
Dal 21 aprile il documentario sarà disponibile per il pubblico amante del genere, per gli studiosi, gli appassionati della musica tradizionale, in streaming, sulla piattaforma CG Entertainment.
“Abbiamo voluto anticipare l’uscita di Caterina in streaming alla luce della persistente situazione d’emergenza legata al Covid-19” – dice Francesco Corsi aderendo alla campagna #iorestoacasa che sta coinvolgendo l’intero settore della cultura in Italia”.
L’uscita del film in VOD è affiancata da una campagna di comunicazione su Facebook e su Instagram grazie alla quale sarà possibile ottenere sconti per la visualizzazione.
Il regista Francesco Corsi si racconta al microfono in Intoscana, nell’intervista realizzata da Ilaria Giannini: