‘L’Ultima de’Medici’: la presentazione a Firenze

Una docu-fiction tutta toscana, quella presentata Venerdì 11 settembre, al cinema La Compagnia di Firenze: la serie docu-fiction tv L’Ultima de’ Medici, di Tobia Pescia e Luigi Formicola, promossa da Regione Toscana con il contributo Mibact e realizzata da Fondazione Sistema Toscana, al fine di valorizzare le Ville e i Giardini medicei, inseriti nella Lista Unesco dei siti Patrimonio mondiale dell’Umanità.

Quattordici puntate della durata media di 26 minuti per raccontare la storia dei Medici, nella loro completa dinastia: dal 1458 al 1737, da Cosimo il Vecchio a Anna Maria Luisa, detta l’Elettrice palatina.
Le gesta della famiglia fiorentina sono testimoniate oggi dalla presenza – a Firenze e altre città toscane – di bellissime Ville, circondate da giardini monumentali, che riflettono la filosofia, l’aspirazione alla bellezza, all’esaltazione del rapporto dell’uomo con la natura e il suo ambiente, ma anche l’aspirazione al potere, rappresentato da costruzioni magnifiche e imponenti.

La serie tv, che sarà disponibile su Sky Arte, a partire da Novembre, rappresenta un prodotto audiovisivo totalmente innovativo: per la prima volta una produzione tv affronta la narrazione della famiglia dei Medici dal primo all’ultimo esponente, fino all’ultima donna della famiglia, Anna Maria Luisa de’ Medici, interpretata da Piera degli Esposti, guest star della serata che, tramite collegamento video, ha salutato il pubblico in sala.

La chiave di lettura che gli autori hanno voluto restituire è quella della contemporaneità, nelle forme e nei linguaggi. La narrazione è intervallata da incursioni di “pillole d’arte”, di attori, danzatori, musicisti, artisti, performer, che nel corso delle puntate portano lo spettatore alla conoscenza dei Medici nel loro contesto familiare, abitativo e naturale, come se vivessero ai nostri giorni.


Fino dalle prime bozze del soggetto – affermano gli autori Tobia Pescia e Luigi Formicola – è stato chiaro che l’intento primario di rappresentare le Ville come sono oggi avrebbe impedito alla narrazione di essere ambientata nel suo contesto storico. L’idea di trasportare una trama così intensa di eventi come la storia medicea nell’attualità, nel mondo di oggi, si è fatta largo più per necessità che per vezzo artistico nostri personaggi parlano e agiscono come se fossero nella loro epoca ma sono ospitati nella nostra, si vestono come noi, usano la tecnologia pur non nominandola. La trasposizione, in realtà, è stata del tutto naturale soprattutto se si considera che le vicende umane che hanno caratterizzato la famiglia fiorentina dei Medici sono senza dubbio ancora attuali e moderne. (..) Per evitare cadute di tensione la narrazione si avvale di un semplice escamotage. Il continuo ricorrere ad una sintassi di contrasto. Moderno e antico, aulico e colloquiale, sofisticato e grezzo. Tutti i mezzi espressivi che l’opera visiva può ricostruire sono percorsi da questa continua tensione che volge al contrasto. La musica, il lessico, il montaggio, la luce, le riprese, la sceneggiatura, la scenografia danzano in un altalenante balletto in cui i passi sono scanditi dai contrasti. La regia è semplice dove deve seguire discorsi complessi, la luce è naturale ma incappa in scenografie modernissime, il montaggio segue linee filosofiche più che rincorrere effetti eclatanti. La musica, contemporanea e tagliente, contrasta con il rigore museale delle Ville.”

Tra gli interpreti, accanto a Piera degli Esposti, Amerigo Fontani,
Chiara Francini, Sandro Lombardi, Massimo Poggio, Francesco Ciampi,
Luca Calvani, Marco Zannoni, Carlina Torta, e la partecipazione di Fabio Canino, Fiona May, Drusilla Foer
oltre a giovani esordienti per un cast composto da 70 attori

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