Un documentario per riscoprire e approfondire quello che è stato il rapporto di uno dei più noti tenori italiani di tutti i tempi, Enrico Caruso, con la Toscana: il titolo è La Toscana di Caruso, ed è firmato dal giornalista fiorentino, Fabrizio Borghini.
Il documentario La Toscana di Caruso è stato realizzato diversi anni fa, nel 1993, prima dell’era di Internet, in concomitanza con l’uscita dell’omonimo libro di Fabrizio Borghini, dal quale sono stati ricavati il testo e le foto.
Adesso il documentario è online, su YouTube: viene riproposto nel 2021 in occasione del centenario della morte del grande Enrico Caruso, un talento indiscusso che ha portato e fatto amare il bel canto italiano al di là dell’Oceano, grazie alle tante tournées americane, e che ha fatto sognare il pubblico internazionale sulle note delle più famose arie di Verdi, Puccini, Donizetti e dei tanti autori delle opere liriche italiane.
La Toscana di Caruso racconta del legame particolare del cantante partenopeo di nascita (era nato a Napoli il 25 febbraio 1873), con la Toscana, terra che amava e che aveva scelto come residenza, nella villa I Pini, alle Panche, tra Firenze e Sesto fiorentino, dove si recava quando terminava le sue fatiche d’artista, per rigenerarsi, ritrovare se stesso, intrattenendosi con i suoi affetti più cari, e dove erano nati i suoi primi due figli.
Proprio la villa alle Panche era stata testimone della sua intensa e contrastata storia d’amore con la soprano Ada Giachetti – che poi lo lascerà per inseguire altri sogni d’amore – e del rapporto sentimentale con la sorella di quest’ultima, la soprano Rina Giachetti. Enrico Caruso, dopo alterne vicende sentimentali, il matrimonio con la ragazza americana Dorothy Benjamin e l’acquisto della villa Bellosguardo a Lastra a Signa, aveva comunque sempre mantenuto la sua residenza nel Comune di Sesto Fiorentino, fino alla sua morte, avvenuta il 2 agosto 1921.
Guarda il documentario di Fabrizio Borghini, La Toscana di Caruso
