30 abiti-gioiello di scena sono stati ideati e realizzati alla Bottega di Alta Specializzazione a Prato, in collaborazione con l’Associazione Teatrale Pistoiese
Dopo il debutto al Teatro Grande di Pompei, arriva in Toscana dal 7 luglio (a Firenze, Pistoia e Siena) la nuova produzione della Compagnia Lombardi – Tiezzi, per la regia di Federico Tiezzi: Il Purgatorio. La notte lava la mente.
La nuova produzione si inserisce nelle celebrazioni, che ricorrono quest’anno, dedicate ai 700 anni dalla morte di Dante Alighieri; le altre due cantiche – le cui drammaturgie erano invece state affidate a Edoardo Sanguineti (Commedia dell’Inferno. Un travestimento dantesco, 1989) e Giovanni Giudici (Il Paradiso. Perché mi vinse il lume d’esta stella, 1991) – impegneranno Federico Tiezzi e la sua compagnia nel 2022 e nel 2023. La nuova messa in scena diretta da Federico Tiezzi proporrà una versione del tutto nuova della drammaturgia di Mario Luzi, che sarà concepita come un’opera d’arte totale, per creare una nuova relazione tra attore e spettatore.
La Bottega di Alta Specializzazione “Il Purgatorio”, di Manifatture Digitali Cinema Prato
I costumi della nuova edizione de Il Purgatorio. La notte lava la mente, sono stati realizzati all’interno della Bottega di Alta Specializzazione “Il Purgatorio“, di Manifatture Digitali Cinema Prato, che si è tenuta, in collaborazione con l’Associazione Teatrale Pistoiese (Atp), dal 10 maggio al 25 giugno scorsi.
30 capi di abiti di scena: dai capispalla, camicie e pantaloni dei protagonisti – Virgilio, Dante e Poema – ai capi dell’Angelo Nocchiero; dagli abiti di scena indossati della Femmina Balba e da Adriano V, fino a quelli creati per l’Angelo Funzionario, le infermiere, gli Angeli dell’Eden, le anime del Purgatorio, i costumi sono dei veri e propri abiti-gioiello: ognuno è impreziosito da accessori di grande impatto visivo, appositamente creati.
I 7 partecipanti alla Bottega di Alta Specializzazione “Il Purgatorio” – selezionati in seguito ad una call per la ricerca delle diverse figure professionali – sotto la supervisione artistica del Costume Designer Gregorio Zurla e con l’affiancamento e il supporto delle tutor Silvia Salvaggio ed Elisa Varvarito, hanno potuto prendere parte all’intero processo di creazione e realizzazione della maggior parte dei costumi e degli accessori sperimentando, in prima persona, le dinamiche artistico-artigianali della fase creativa e realizzativa di un prodotto di sartoria destinato al teatro.