“Strade interrotte”, il doc di Lorenzo Borghini sulla sicurezza stradale

Il film sensibilizza il pubblico sulla piaga sociale degli incidenti stradali

Ha già partecipato a 13 festival e ha ricevuto quattro importanti premi – al Rome Prisma Film Awards, al Rome International Movie Awards, al Varese International Film Festival un premio all’Italia Green Film Festival – il documentario Strade Interrotte, ideato e diretto dal regista fiorentino Lorenzo Borghini.

Il documentario, nato da una tragica esperienza personale del regista – la scomparsa di un suo compagno di scuola per un incidente d’auto – va ad esplorare le problematiche della sicurezza stradale: un tema di grande attualità per i giovani, che sulle strade sono i più spericolati, ma anche gli adulti e tutte le persone che ogni giorno si mettono in viaggio a bordo dei propri autoveicoli.

Come si legge sul sito del Ministero dell’Interno “Gli incidenti stradali sono in Italia la prima causa di morte per i giovani tra i 15 e i 24 anni. Prevenzione e controllo possono interrompere il cosiddetto ‘paradosso del giovane guidatore’, per il quale una condotta di guida imprudente e senza conseguenze rafforza la convinzione di essere immune dai rischi”. Un documentario, in modo più efficace di spot o altri media, con i suoi approfondimenti, le testimonianze, le immagini che nascono dalla poetica dell’autore, può contribuire a creare consapevolezza e rispetto delle regole in materia di sicurezza sulle strade.

L’attore Maurizio Lombardi è la voce narrante di “Strade interrotte”

Suddiviso in quattro capitoli e narrato dalla voce fuoricampo di Maurizio Lombardi, Strade interrotte raccoglie le testimonianze di tutte le persone coinvolte nelle tragedie della strada, dai familiari delle vittime di incidenti stradali agli operatori di primo soccorso, fino alle esperienze di chi è sopravvissuto a gravi episodi. Oltre alle interviste il film si compone anche di parti di fiction, nell’incipit ad ognuno dei quattro capitoli che compongono il film.

“Viviamo in un mondo in cui la violenza è alla portata di tutti e la shock therapy spesso non funziona – ha dichiarato il regista – quindi ho pensato che la chiave di volta potesse essere riuscire a toccare le corde emotive degli spettatori. Per farlo sono entrato in punta di piedi nelle case delle persone, cercando di raccontare le loro storie, seguendoli nel quotidiano e instaurandoci un rapporto empatico. Ho anche pianto durante un’intervista, quindi spero che le emozioni che ho provato possano raggiungere anche i giovani che si mettono alla guida”.

Lorenzo Borghini, promessa del cinema italiano

Laureato al Dams di Firenze e giornalista pubblicista, Lorenzo Borghini realizza il suo primo cortometraggio negli anni degli studi, dal titolo Riflessi. A luglio 2014 realizza il suo secondo cortometraggio L’attesa, che partecipa, in concorso, alla 65esima edizione del Montecatini International Short Film Festival, dove vince la Menzione d’onore. Nel giugno 2015 realizza il suo terzo cortometraggio In vino veritas, che partecipa, in concorso, al BlackBird Film Fest 2015 e al Queen City Film Festival 2015 a Hollywood e ad altri festival internazionali.

Nel dicembre 2017 esce il suo primo libro Diario di un viaggiatore sentimentale: La Cina tra luci e ombre, con una prefazione di Umberto Cecchi, mentre, nel marzo 2019, esce il suo quarto cortometraggio Scorze di luce, che viene selezionato in concorso in ben 17 festival internazionali. Strade interrotte è il suo primo lungometraggio.

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