Premio Ruggero Maccari: gran finale per la kermesse di Cetona

Ospite d’onore l’attrice Laura Morante che ha ricevuto il premio Speciale alla Carriera nella sera d’inaugurazione del festival. Protagonisti oltre venti giovani sceneggiatori italiani

Cetona protagonista di tre giorni (dal 23 al 25 Luglio) di incontri, proiezioni e masterclass, dedicati all’autore di tanti indimenticabili capolavori della nostra grande commedia del Novecento, dalle prime riviste di Totò, Fabrizi e Macario, ai film di Risi, Monicelli e Scola, con il premio dedicato al grande sceneggiatore italiano Ruggero Maccari

Maccari visse a lungo a Cetona, dove si trova la casa di famiglia che custodisce il suo archivio, lasciando una traccia profonda nella memoria della città. L’istituzione del Premio e della manifestazione è stata pensata all’insegna della triade arti visive, scrittura e musica, con l’intento di sostenere i giovani autori e tutti i mestieri del cinema. Al centro della kermesse, la tradizione e il futuro della sceneggiatura cinematografica italiana, con un concorso di sceneggiatura a tema che ha coinvolto cento giovani autori emergenti nella stesura di un adattamento televisivo e cinematografico ispirato all’autobiografia di Lionello Balestrieri, il giovane pittore cetonese vincitore della medaglia d’oro all’Esposizione Universale di Parigi del 1900 con il celebre quadro “Beethoven”, che lo avrebbe reso famoso nel mondo come ‘Il pittore della musica’.

Ad aprire l’evento, in piazza Garibaldi a Cetona, è stata l’attrice di origine toscana Laura Morante, che ha ricevuto da Roberto Cottini, Sindaco di Cetona, il Premio Speciale alla Carriera 2022 con questa motivazione: «Al talento di un’attrice internazionale che ha saputo mostrare le dimensioni complesse e contraddittorie dei sentimenti e per la sua capacità unica di interpretare tutte le sfumature del femminile in modo profondo».  Patrizia Mari ha condotto la serata, affiancata dalla Vicepresidente della Fondazione Balestrieri Lidia Barillà, dalla regista Ludovica Fales (coordinatrice della giuria e rappresentante dell’associazione Casa Bianchini-Balestrieri) e dal critico cinematografico Fabio Ferzetti.

I giovani sceneggiatori protagonisti del festival

I veri protagonisti sul palco sono stati i sedici giovani sceneggiatori, selezionati tra i cento partecipanti al concorso nazionale. Dodici le sceneggiature candidate al titolo. A vincere il primo premio (5.000 euro), è “La Rondine” di Francesca Tozzi (Torino, 27 anni), Veronica Penserini (Reggio Emilia, 29 anni) e Giulio Fabroni (Colleferro, 24 anni), “per il continuo gioco di rimandi che compone il ritratto psicologicamente acuto di un pittore, diviso tra l’ispirazione e il travaglio interiore, per la struttura narrativa a scatole cinesi che consente il lettore di attraversare in modo avvincente tutti i luoghi della vita del Balestrieri, apprezzandone la profondità delle relazioni, le contraddizione, i dettagli dell’epoca, la lingua mimetica, le scelte artistiche e la presenza profonda e lirica della musica.” Il secondo premio (1000 euro) è andato a “Uno specchio per la musica” di Elina Eihmane (Lettonia, 29 anni), “per la ricchezza di idee cinematografiche, la visionarietà delle immagini originali, per la creatività dell’impianto del racconto e per l’interpretazione libera e inventiva del materiale offerto dall’autobiografia di Balestrieri.” Il terzo premio (500 euro) è stato vinto dalla sceneggiatura “Principiava l’autunno” di Michele Saporiti (Varese, 38 anni), “per la piacevole scorrevolezza dell’impianto narrativo, la qualità della rievocazione di ambienti e atmosfere, l’accurata ricerca di verità psicologica e sensibilità nel delineare il profilo dei personaggi e per la fresca naturalezza dei dialoghi.”

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