Addio al toscano Alfio Contini, storico direttore della fotografia del cinema italiano: nato a Castiglioncello, inizia la carriera come assistente operatore e poi operatore alla macchina, fino al 1960, anno da cui diviene direttore della fotografia con “La regina dei tartari” di Sergio Grieco e “Chiamate 22-22 tenente Sheridan” di Giorgio Bianchi. Da questi primi due, il via per una carriera costellata da oltre 100 titoli, molti capolavori, e al fianco di maestri, come fu con Dino Riso, per sette film, oltre a Il sorpasso, ha firmato anche la fotografia di opere come I mostri e La moglie del prete.
Contini illuminò anche i film con Adriano Celentano, ben 8 da Mani di velluto (1979) a Bingo Bongo (1982), tra cui 3 diretti dal “molleggiato”: Yuppi du (1975), Geppo il folle (1978) e Joan Lui – Ma un giorno nel paese arrivo io di lunedì (1985).
Tre film anche con Liliana Cavani, tra cui Il portiere di notte (1974), mentre con Michelangelo Antonioni girò Zabriskie Point (1970) e Al di là delle nuvole (1995) co-diretto da Wim Wenders.
Tante le dive con cui ha lavorato, da Sophia Loren a Claudia Cardinale fino a Katharine Hepburn.
Alfio Contini s’è spento a Roma, il 23 marzo scorso all’età di 92 anni