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ZWIEFKA, Agnieszka
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The queen of silence [risorsa elettronica] / regia Agnieszka Zwiefka ; fotografia Aleksander Duraj, Armand Urbaniak ; montaggio Thomas Ernst, Hansjörg Weissbrich ; suono Artur Kuczkowski ; musica Jessica de Rooij, CocoRosie, Dani Printul Banatului
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PL, DE : Ma.ja.de Filmproduktion : Chilli Productions, 2014
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1 file AVI (781 mb) (80 min.) : color., son.
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Festival dei Popoli, 2015 - Sui Generis(S). Sottotitoli in inglese.
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Urbaniak, Armand. Duraj, Aleksander. Weissbrich, Hansjörg. Ernst, Thomas. Kuczkowski, Artur. Rooij, Jessica de. CocoRosie. Printul Banatului, Dani.
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Abstract: Denisa è una bambina rom che vive in un campo sperduto nella provincia polacca: Denisa non sente quasi nulla e per questo neppure ha mai imparato a parlare, ma danza, danza e grida come se volesse raggiungere gli altri intorno a sé dal luogo remoto e profondo dove è relegata. All’osservazione della vita nel campo, della routine delle trasferte in città a chiedere l’elemosina, delle visite in ospedale dove Denisa riceve la diagnosi e l’apparecchio che le riconsegna l’udito, si alternano sezioni drasticamente diverse, colorate, pop, degne di un musical, scene pensate e pianificate dalla regista d’accordo con la protagonista durante le quali gli “attori sociali” si trasformano in danzatori e performer che si esibiscono davanti all’obiettivo d’una videocamera. Così si costruisce il racconto eccentrico di un doppio isolamento scegliendo il punto di vista e l’emozione di una bambina.(s.g.) “Il mio film si gioca su due livelli. Il primo è quello del documentario d’osservazione su Denisa. […] Il secondo è un musical, girato nello stile di Bollywood (quello dei film che guarda Denisa). Queste spettacolari sequenze di danza sono l’opposto di quel che succede nella vita di questa problematica comunità. Quanto più la situazione nel campo rom diventa seria, tanto più magiche e spettacolari diventano le sequenze di danza. Perché la danza per i bambini rom è il modo di sfuggire ai problemi della vita quotidiana”.
Denisa, a gipsy child, lives in a remote camp in the middle of the Polish countryside. Denise can’t hear almost anything, therefore she has never learned to speak, but she can dance. She dances and screams as though she wanted to reach those around her from the faraway, deep-set place where she is relegated. Observational shots of camp life, the routine of the trips to the city to ask for alms, the visits in the hospital where Denisa receives her diagnosis and a hearing aid device, alternate with dramatically different sections. The latter are colourful, almost pop images worthy of a musical that were conceived and planned by the film-maker in concert with her protagonist. The “social actors” transform into dancers and performers who exhibit themselves in front of the camera. The eccentric story of a double isolation is thus told, choosing the point of view and the emotion of a little girl. "My film therefore has two layers. One is an observational documentary focusing on Denisa, a 10 years old deaf girl. [...] The second layer of the film is a musical, shot in Bollywood style (just like the films Denisa watches all the time). These spectacular dance sequences are the opposite of what is going on in the life of this troubled community. The more serious situation at the illegal gypsy settling gets, the more magical and spectacular the dance sequences become. Because dance for the gypsy children is a way of escaping from the troubles of the everyday life."
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Lingua: Polacco. Rumeno. |
Genere: Documentario.
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link_mediaQueen_of_Silence_The.avi
VISIONABILE IN MEDIATECA SENZA PRENOTAZIONE
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