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Sulle rotte dei travelogue : Primi itinerari italiani dal cinema al paesaggio e viceversa / Ilaria Agostini e Luca Mazzei
In: Immagine : note di storia del cinema
A. (2014), n. 10, 7-33
Mazzei, Luca. Agostini, Ilaria.
Abstract: La storiografia del cinema italiano delle origini, non ha mai avuto un convegno, una retrospettiva, una pubblicazione da usare come discrimine tra vecchio e nuovo tipo di teoria storiografica. Mancanza che si ripresenta per il cinema italiano dei primi decenni. "Il valore progettuale della narrazione odeporica è stato, da tempo riconosciuto: contributo alla conoscenza, il viaggio costituisce infatti una sezione spazio-temporale di territori e città oggetto di piano". Già Pierluigi Cervellati , assessore a Bologna negli anni del piano che favorì la rinascita dei quartieri della città storica, ha citato il valore progettuale delle riprese di paesaggio, riferendosi in particolare a precise sequenze di due film di Visconti "Senso" e "Il Gattopardo", dedicate ai paesaggi rurali. Per il paesaggio urbano ricordiamo "O Pintor e a Cidade" di Manoel de Oliveira (1956), cortometraggio che mostra una indaffarata Porto, attraverso il confronto tra l'immagine cinematografica e l'interpretazione pittorica di un acquarellista itinerante.
Lingua: Italiano.