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ARBID, Danielle
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Parisienne [risorsa elettronica] = Peur de rien / regia Danielle Arbid ; sceneggiatura Danielle Arbid, Julie Peyr ; montaggio Mathilde Muyard ; suono Emmanuel Zouki, Jean Casanova
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LB, FR : Les Films Pelléas : Maia Cinéma, 2015
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1 file mp4 (2,69 gb) (120 min.) : color., son.
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Festival dei Popoli, 2016. - Lungometraggio. - 2 Contenuti extra. - Altri formati: MKV con sottotitoli in altre lingue.
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Peyr, Julie. Muyard, Mathilde. Zouki, Emmanuel. Casanova, Jean.
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1. Adolescenza.
2. Sesso.
3. Immigrazione.
4. Identità di genere.
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Abstract: Una giovane libanese sfugge alle molestie del compagno della zia che la ospita a Parigi. Lina inizia così la sua vita adulta, l’avventura della ricerca della propria identità, correndo via dall’ultima propaggine della famiglia che le è rimasta attaccata addosso dopo la partenza da Beirut. Come una straniera che non riesce a trovare una patria, come una donna che non riesce a trovare un compagno, come una figlia che sfrutta la libertà dal controllo del genitore per esplorare il mondo ancora sconosciuto, così Lina corre, ruba, mente, tradisce ed è tradita, inganna ed è ingannata, ride e piange, un incontro dopo l’altro, un abbraccio, un bacio, un amplesso dopo l’altro. Solo la morte del padre la riporta in Libano, e solo la morte le consente una tregua, la tenerezza come eccezione al linguaggio della violenza. Nel suo film a soggetto più autobiografico Danielle Arbid racconta il Libano guardandolo da lontano, eppure lasciandone sentire la presenza costante e incombente: un’inquietudine profonda all’origine di un’irrequietezza che è sintomo di un dissidio tra il il rifiuto e il rimpianto.
A Lebanese young woman who lives with her aunt in Paris manages to escape from the harassment by the latter’s boyfriend. Thus for Lina begins adult age, the adventure in search of her identity, running away from the last remnant of family she still had after her departure from Beirut. Just as a foreigner who cannot find a homeland, a woman who cannot find a partner, a child exploiting the freedom from parental control to explore a world still unknown, so Lina hurries, steals, lies, betrays and is betrayed, cheats and is cheated on, laughs and cries, an encounter after the other, a hug, a kiss, an intercourse after the other. Only her father’s death brings her back to Lebanon. Only death gives her a truce, tenderness as exception to the language of violence. In her most autobiographical film, Danielle Arbid describes Lebanon watching it from afar, and yet making its constant, looming presence felt: a deep anxiety at the root of restlessness, the symptom of a conflict between rejection and regret.
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Lingua: Francese. Arabo. |
Peur de rien
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Genere: Drammatico. Documentario.
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link_mediafdp/peur_de_rien.arbid_danielle
VISIONABILE IN MEDIATECA SENZA PRENOTAZIONE
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