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DIEUTRE, Vincent
Desolate Rome [risorsa elettronica] = Rome désolée / regia Vincent Dieutre ; sceneggiatura Vincent Dieutre ; fotografia Gilles Marchand ; montaggio Ariane Doublet ; suono Jean-Marie Boulet, Stéphane Thiébaut
FR : GREC (Groupe de Recherches et d’Essais Cinématographiques), 1995
1 file mp4 (1,52 gb) (75 min.) : color., son.
Festival dei Popoli, 2014. - Lungometraggio. - Sottotitoli in italiano. - Altri formati: MKV con sottotitoli in altre lingue.
Marchand, Gilles. Doublet, Ariane. Boulet , Jean-Marie. Thiébaut, Stéphane.
1. Architettura.
2. Urbanistica.
3. Tossicodipendenza.
4. Identità di genere.
5. Sesso.
Abstract: Anni ’80. Una Roma inedita, lontana dalla vanità mondana ed eterna de “La dolce vita”, fatta di stazioni ferroviarie, vicoli bui, graffiti sui muri e cieli grigi. Una Roma desolata sui cui marciapiedi bagnati e sbiaditi scorre la confessione cruda e implacabile di un giovane omosessuale che, dalla Stazione Termini, attraversa, come in un sogno malinconico, una città fatta di incontri, alcuni fugaci altri persistenti, di storie di malattie, scomparse, amori, sesso, droga. Con uno sguardo intimo ed introspettivo, Dieutre ci racconta una vita ai margini in un diario intimo e dettagliato di incontri sessuali dove non c’è posto per i sentimentalismi e la debolezza si combatte a colpi di alcol e droga. “È difficile descrivere quella mezz’ora elettrica che scuote Roma, come in uno spasmo, tra le 6,30 e le 7,30 nella calda stagione. È l’ora degli spacciatori, dei bar, nella quale, sotto la densa bonomia del pittoresco, spuntano gli aghi delle siringhe, le reti nervose di una società violenta, decomposta e inquieta. Non riconoscere quell’istante significa ignorare la vertigine. La morte certa e vicina del nostro piccolo mondo. Amo particolarmente queste brevi cadute che non si adattano all’idilliaco paesaggio che mi offre Roma vista dalle finestre del mio appartamento”.[V. Dieutre].

The Eighties. An untold Rome, far away from the eternal and mundane vanity of the “Dolce Vita”, a city made of train stations, dark alleys, graffiti on walls and grey skies. A desolated Rome, on which wet and dull walkways a young homosexual tells his confessions crosses, starting from the Termini Station, a city made of meetings, some quick and others more persistent, stories of illnesses, deaths, loves, sex, drugs. With his intimate and retrospective look, Dieutre tells us a life at the margins through an intimate and detailed diary of sexual meetings where there is no place for feelings and weaknesses are fought back with alcohol and drugs. “It is hard to describe that electric half hour shaking Rome between 6.30 and 7.30 during the Summer. It’s the time of drug dealers, the bars, the time in which, in a very picturesque manner, the needles of syringes come out together with the nervous system of a violent, fragmented and restless society. To avoid acknowledging this moment means to ignore vertigo, the certain and close death of our little world. I love these short falls that don’t match with the idyllic landscape of Rome seen from the windows of my apartment” [V. Dieutre].
Lingua: Francese.
Rome désolée
Genere: Documentario.
VISIONABILE IN MEDIATECA SENZA PRENOTAZIONE