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DE SETA, Vittorio
I dimenticati [risorsa elettronica] / regia, sceneggiatura e fotografia Vittorio De Seta
IT : Vitttorio De Seta, 1959
1 file mp4 (393.96 MB) (20 min.) : color., son.
Festival dei Popoli, 2009. - Cortometraggio.
1. Etnografia.
2. Zone rurali.
3. Tradizioni popolari.
4. Agricoltura.
5. Religione.
6. Antropologia.
Abstract: Un piccolo paese calabrese, Alessandria del Carretto, nell’anno 1959. Un borgo isolato, senza vie di comunicazione con l’esterno. I muli si inerpicano su faticosi sentieri di montagna, le intemperie rendono difficile la vita. Ma in primavera il paese si risveglia e i suoi abitanti, vecchi, giovani, donne e bambini partecipano tutti insieme ad un antico e gioioso rito collettivo, una festa che diventa simbolo della vita che rinasce. De Seta – “un antropologo che si esprime con la voce di un poeta”, come lo ha definito Martin Scorsese – racconta senza parole, ma con la forza straordinaria delle sue immagini, la vita di un piccolo paese, cogliendone la dimensione collettiva e sospesa nel tempo, che si pone quasi come una parentesi della modernità e, allo stesso tempo, ne rivela la sua faccia nascosta, solo apparentemente marginale. Le immagini di De Seta restituiscono, con un afflato poetico particolare, un mondo dentro un mondo. “A partire dalla fine del secondo millennio il mondo di sempre, vecchio di migliaia d’anni – fatto di lavoro manuale, tradizione, poesia – è stato spazzato via dall’avanzata del progresso delle macchine. Vi raccontiamo quel mondo com’era, nel Sud dell’Italia” (V. De Seta).

A small Calabrian town, Alessandria del Carretto, in 1959. An isolated village, with no means of communication with the outside world. Mules trod up difficult mountain paths and the harsh climate makes life difficult. But in the spring, the town wakes up and its inhabitants – young, old, women and children – come together in an ancient and joyous collective rite, a festival that becomes a symbol for reawakening. De Seta – “an anthropologist who spoke with the voice of a poet,” as Martin Scorsese called him - tells the story – without words, but through the extraordinary power of images – of life in a small town, capturing its collective and stopped-in-time character, like a parentheses to modernity and, at the same time, it reveals its hidden face, only apparently marginal. De Seta’s images restore, with a particular poetic air, a world within a world. “Since the end of the second millenium, the world as we knew it for thousands of years - the world of manual labor, tradition, poetry - was swept away by the advent of industrial progress. We present that world as it was in the South of Italy” (V. De Seta).
Lingua: Italiano.
Genere: Documentario.
VISIONABILE IN MEDIATECA SENZA PRENOTAZIONE