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FREUDMANN, Eduard
The State of Exception Proved to be the Rule - A Video Documentary of the Prevention of an Exhibition [risorsa elettronica] = Odstupanje potvrđuje vanredno stanje - Videodokumentarac o osprečavanju jedne izložbe / regia Eduard Freudmann, Jelena Radic ; soggetto Eduard Freudmann, Jelena Radic ; montaggio Eduard Freudmann, Jelena Radic
Kraja Org, 2008
1 file mkv (1.95 gb) (84 min.) : color., son.
Sottotitoli in inglese. - Lungometraggio.
Radic, Jelena.
1. Arte.
2. Pittura.
3. Scultura.
4. Museologia.
5. Nazionalismo.
6. Dittatura.
7. Democrazia.
8. Estremismo.
9. Televisione.
10. Giornalismo.
11. Diritti civili.
12. Politica.
13. Geopolitica.
14. Contestazione.
15. Propaganda.
Abstract: Il 7 febbraio 2008 l'apertura della mostra intitolata "Exception - Contemporary Art Scene From Prishtina", che presentava opere di artisti albanesi del Kosovo nella Kontekst Galerija di Belgrado, č stata impedita da un'organizzazione clerico-fascista, da violenti hooligans del calcio e dalla polizia serba. L'incidente č stato accompagnato da una campagna isterica infamante sui media serbi e segna un'altra pietra miliare nel continuo stato di eccezione dello spazio pubblico serbo dopo il rovesciamento del regime di Milošević, avvenuto nel 2000. Č diventato evidente a partire dal 2001, quando il primo Gay Pride Day organizzato a Belgrado, venne brutalmente interrotto. In entrambi i casi, lo svolgimento degli eventi in programma č stato reso impossibile per problemi di sicurezza. Seguendo l'assunto di Boris Groys che l'arte si differenzia dalla non-arte per essere sotto la protezione straordinaria della polizia, la mancata protezione della mostra deve essere riconosciuta come un tentativo di invalidare le opere d'arte della mostra, convertendole in non-arte. Insieme alla narrazione di quanto accaduto, il documentario prende in esame la tradizione di intolleranza in cui l'incidente č inserito, ne sottolinea il contesto politico, mostra la copertura mediatica, riflette i suoi presupposti, i significati e l'impatto e conclude che le reazioni di odio sono state innescate dal fatto che il razzismo culturale serbo non puň accettare che il suo stereotipo degli "albanesi = incivili" venga fortemente contrastato, e quindi analizzato, da posizioni artistiche perfettamente articolate della scena artistica contemporanea di Prishtina.

On February 7th 2008 the opening of the exhibition entitled “Exception – Contemporary Art Scene From Prishtina” presenting artworks by Albanian artists from Kosovo in the Kontekst Galerija of Belgrade was prevented by a clerical-fascist organization, violent football hooligans and the Serbian police. The incident was accompanied by a hysterical infamous campaign in the Serbian media and marks another milestone in the continual state of exceptions in the Serbian public space after the Milošević regime was overthrown in 2000. It became apparent in 2001, when Belgrade’s first Gay Pride Day was brutally suppressed. In both events the realization was impossible due to lack of safety. Following Boris Groys’ assumption that art differs from non-art by being under an extraordinary police protection, non-protection of the exhibition should be recognized as an attempt to invalidate the exhibition’s artworks converting them into non-art. Along with the narration about a series of events, the documentary examines the tradition in which the incident is embedded, points out its political context, displays the media coverage, reflects its preconditions, meanings and impact and concludes that hateful reactions were being triggered by the fact that Serbian cultural racism cannot accept its stereotype of the “uncivilized Albanians” to be strongly contrasted and therefore aned by a perfectly articulated artistic positions of Prishtina’s contemporary art scene.
Lingua: Serbo-Croato (latino).
Genere: Documentario.
VISIONABILE IN MEDIATECA SENZA PRENOTAZIONE