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PERSSON, Nahid
The Queen and I [risorsa elettronica] = Drottningen och jag / regia Nahid Persson Sarvestani
SE : Nahid Persson Sarvestani, 2009
1 file mkv (2.09 gb) (90 min.) : color., son.
Festival dei Popoli, 2009. - Sottotitoli in inglese. - Lungometraggio.
1. Dittatura.
2. Nazionalismo.
3. Estremismo.
4. Geopolitica.
5. Biografia.
6. Democrazia.
7. Storia.
8. Diari e memorie.
Abstract: Nahid Persson Sarvestani, regista iraniana che ha vissuto sulla propria pelle e su quella dei propri familiari le violenze della rivoluzione khomeinista, oggi vive in Svezia. La sua curiosità di cineasta la porta ad avvicinarsi a Farah Diba Pahlavi, Imperatrice di Persia fino al 1979, poi esule a Parigi. Con lo spirito di chi, dopo aver avversato il regime dello Shah, ha visto affogare nel sangue l’ideale democratico, Nahid si propone di mettere a confronto la condizione attuale della regina con i toni fiabeschi con cui la TV di stato del suo paese mostrava lo stile di vita dei sovrani. Sorprendentemente la regina accetta di partecipare al film e, pur tra molte precauzioni e ripensamenti, consente alla regista di entrare nella sua esistenza. Durante i loro incontri, avvenuti nell’arco di due anni, le racconta gli episodi che hanno segnato il suo destino, oltre a quello di un intero paese: eventi in cui la distinzione tra pubblico e privato perde di significato. Ne emerge il ritratto di una donna che è passata attraverso momenti cruciali della storia – sua, dell’Iran e dell’intero scenario internazionale – rimanendo intatta nello spirito. Vitale, generosa, attiva, testimone partecipe del presente, la regina conquista l’ammirazione della regista. Con la profondità di chi ha patito profondi dolori personali e la lucidità di chi ha accettato fino in fondo il proprio ruolo, Farah parla della sua condizione di sovrana, di moglie, di madre. Il confronto, pacato ma inconciliabile, tra due persone divise da opinioni politiche non compatibili lascia spazio all’incontro tra due pensieri, tra due sensibilità entrambe segnate dalle avversità e accomunate, oggi, dalla condizione dell’esilio. Le diffidenze si abbassano per lasciare spazio al dialogo, alla confidenza, alle emozioni condivise. Gradualmente il film abbandona l’iniziale proposito ritrattistico per farsi cronaca di due donne intente in una scoperta reciproca. "Questo è un film in cui non avrei mai potuto avere uno sguardo obiettivo; riguarda la mia vita, tanto quanto ritrae Farah Diba: la regina ed io" (N. Persson Sarvestani).

Nahid Persson Sarvestani, an Iranian director who felt on her own skin and her own family’s one the violence of Khomeinist Revolution, today lives in Sweden. Her curiosity, as a director, draws her near to Farah Diba Pahlavi, Empress of Persia until 1979, later an exile in Paris. With the spirit of one who, after having opposed Shahs' regime, have seen the democratic ideal swamped with blood, Nahid, with her new cinematic project, aims at confronting the current situation of the queen with the fairy-tale tones used by national television to show the rulers’ lifestyle. Quite surprisingly the queen allows the making of the film and, despite many precautions and second thoughts, welcomes the director into her life. During their meetings, for two years, she tells her the episodes that marked her destiny, if not of an entire Nation: episodes where the distinction between the public and the private sphere gets blurred. The result is the portrait of a woman who went through crucial moments of her story, the one of Iran and of the whole international scene, still remaining untouched in her own beliefs. Vital, generous, active and an alert witness of the present: the queen conquers the director’s admiration. With the deep emotion of those who suffered intense personal sorrows and with the lucidity of one who accepted her own role right to the end, Farah talks about her condition as a sovereign, as a wife and as a mother. The comparison, placid but irreconcilable, between two persons divided by two irreconcilable political opinions, leaves space to the encounter of different thoughts, two different sensibilities both touched by adversities and currently brought near by their condition of exile. Mistrust blunts and leaves some space for dialogue, confidence and shared emotions. Gradually the film lays aside its initial portraying intent and becomes the history of two women discovering one another. "This is in every way a film where I could never be an objective storyteller; it concerns my life, just as much as it portrays Farah Diba, The Queen and I" (N. Persson Sarvestani).
Lingua: Inglese. Farsi - Vedi: Persiano moderno.
Genere: Documentario.
VISIONABILE IN MEDIATECA SENZA PRENOTAZIONE