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BOUGLEUX, Alberto
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Chanson pour Amine [risorsa elettronica] = Chanson pour Amine / regia Alberto Bougleux ; soggetto Alberto Bougleux ; sceneggiatura Alberto Bougleux ; fotografia Alberto Bougleux, Sophie Lorant, Sebastiano D'Ayala Valva ; montaggio Alberto Bougleux ; suono Carlos Pons ; musica Felipe Canales
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ES, FR, ITSodepau : , 2009
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1 file mkv ( 1.20 gb) (53 min.) : color., son.
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Sottotitoli in Inglese. Sottotitoli in Italiano. Sottotitoli in Catalano. Sottotitoli in Spagnolo. Sottotitoli in Francese. - Mediometraggio. - Altri formati: mp4.
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Canales, Felipe. Pons, Carlos. d'Ayala Valva, Sebastiano. Lorant, Sophie.
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1. Nazionalismo.
2. Carceri.
3. Guerra.
4. Religione.
5. Fondamentalismo.
6. Diritti umani.
7. Diritti civili.
8. Contestazione.
9. Dittatura.
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Abstract: Ogni mercoledì, in piazza Addis Abeba, ad Algeri, le madri e le famiglie dei cittadini algerini rapiti dagli agenti dei servizi segreti e della sicurezza militare si riuniscono in protesta davanti alla Commissione Nazionale per i Diritti Umani. Sono ufficialmente 7.200 gli algerini spariti nelle carceri durante gli anni della “guerra al terrorismo” (iniziata nel 1991). Sono uomini, donne, anziani e ragazzi, molti di loro del tutto estranei al terrorismo islamico che dilania il paese durante gli anni ’90, con una guerra civile che causa oltre 100.000 morti. Sono le vittime del terrorismo di Stato, della tortura e delle esecuzioni extragiudiziali, con cui i poteri algerini rispondono all’insurrezione dei movimenti islamici armati. Le sparizioni vengono oggi definite danni collaterali, per i quali lo Stato si dichiara “responsabile, ma non colpevole”. L’indennizzo offerto alle famiglie è concesso in cambio della rinuncia alla verità sulla sorte degli scomparsi. Nassera Dutour, dopo la sparizione di suo figlio Amine, avvenuta nel 1997, ha dedicato la sua vita alla creazione del movimento delle famiglie degli scomparsi e alla lotta per la memoria, la verità e la giustizia.
Every Wednesday, in Addis Ababa Square in Algiers, the mothers and families of Algerian citizens kidnapped by secret service and military security agents gather in protest in front of the National Commission for Human Rights. There are officially 7,200 Algerians who disappeared in prisons during the years of the "War on terror" (which began in 1991). They are men, women, old people and children, many of them completely unrelated to the Islamic terrorism that tore the country apart during the 1990s, with a civil war that caused over 100,000 deaths. They are the victims of state terrorism, torture and extrajudicial executions, with which the Algerian powers respond to the insurrection of armed Islamic movements. The disappearances are now referred to as "collateral damage", for which the state claims to be "responsible, but not guilty". The compensation offered to the families is given in exchange for giving up the truth about the fate of the disappeared. Nassera Dutour, after the disappearance of her son Amine in 1997, dedicated her life to the creation of the movement of the families of the disappeared and the fight for memory, truth and justice.
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Lingua: Francese. Arabo. Francese. Arabo. |
Genere: Documentario.
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link_mediafdp/chanson_pour_amine.bougleux_alberto
VISIONABILE IN MEDIATECA SENZA PRENOTAZIONE
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