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MIRKOVIC, Lidija
I Have Dreamt of Working as a Hairdresser [risorsa elettronica] = Ich Habe Davon Geträumt, Friseuse zu Werden / regia Lidija Mirkovic ; soggetto Lidija Mirkovic ; sceneggiatura Lidija Mirkovic ; fotografia Miodrag Milosevic, Branco Sujic, Patrick Metzger ; montaggio Jens Lindemann ; suono Markus Klemm ; musica Mustafa Zekirov
DE : , 2008
1 file mkv (4.20 gb) (85 min.) : color., son.
Sottotitoli in Inglese. - Lungometraggio. - Altri formati: mp4.
Milosevic, Miodrag. Sujic, Branco. Metzger, Patrick. Lindemann, Jens. Klemm, Markus. Zekirov, Mustafa.
1. Immigrazione.
2. Diritti civili.
3. Diritti umani.
4. Infanzia.
5. Estremismo.
6. Razzismo.
7. Povertà.
Abstract: La storia di una giovane rom che non può realizzare il suo sogno di lavorare come parrucchiera. Iva è venuta in Germania insieme a suo marito e qui si è stabilita. Vorrebbe disperatamente rimanere nel paese. Ma dopo sette anni teme la deportazione dal momento che lei e la sua famiglia vi risiedono illegalmente. Ci sposiamo a Belgrado per capire dove Iva potrebbe tornare, se dovesse lasciare la Germania. La parte centrale del film è stata girata all'aeroporto di Belgrado. Si vede lo spavento negli occhi dei bambini al loro arrivo. Le famiglie rom sono state appena rientrate dalla Germania, dalla quale sono state espulse. D'ora in poi gli adulti vivono tra i rifiuti nella discarica, raccolgono carta, rovistano per strada, lucidano scarpe o vendono al mercato delle pulci. La vita ai margini della società nelle baraccopoli è spesso antigienica se non addirittura pericolosa. I bambini in età scolare sono vittime di criminali violenti di destra. Sono costretti a lavorare come musicisti di strada, venditori di fiori, mendicanti o prostitute. C'è molta rassegnazione e poca speranza. Nel preludio del film un uomo descrive la sua drammatica fuga dalla ex Yugoslavia con una nave attraverso il mare Adriatico.

The story of a young Roma woman who cannot fulfil her dream of working as a hairdresser. Iva came to Germany with her husband and settled there. She desperately wants to stay in the country. But after seven years, she fears deportation because she and her family are living there illegally. We get married in Belgrade to see where Iva might return to if she were to leave Germany. The central part of the film was shot at the Belgrade airport. You can see the fear in the children's eyes when they arrive. The Roma families had just returned from Germany, from which they had been expelled. From now on, the adults live among the rubbish in the dump, collect paper, rummage in the streets, polish shoes or sell at the flea market. Life on the margins of society in the slums is often unhygienic if not downright dangerous. School children are victims of violent right-wing criminals. They are forced to work as street musicians, flower sellers, beggars or prostitutes. There is much resignation and little hope. In the film's prelude, a man describes his dramatic escape from the former Yugoslavia by ship across the Adriatic Sea.
Lingua: Serbo-Croato (latino). Tedesco.
Genere: Documentario.
VISIONABILE IN MEDIATECA SENZA PRENOTAZIONE