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ZRAN , Mohamed
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Being Here [risorsa elettronica] = Vivre ici / regia Mohamed Zran ; soggetto Mohamed Zran ; sceneggiatura Mohamed Zran ; fotografia Jean Claud Couty ; montaggio Karim Hammouda ; suono Moncef Taleb ; musica Amin Bouhafa
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TN : Sangho Films, 2009
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1 file mkv (1.95 Gb) (120 min.) : color., son.
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Festival dei Popoli, 2009. - Sottotitoli in Inglese. - Lungometraggio. - Altri formati: mp4.
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Couty, Jean Claud. Hammouda, Karim. Taleb, Moncef. Bouhafa, Amin.
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1. Geopolitica.
2. Politica.
3. Tradizioni popolari.
4. Antropologia.
5. Etnologia.
6. Multiculturalismo.
7. Fondamentalismo.
8. Emigrazione.
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Abstract: Mentre nel mondo, in Iraq, in Afghanistan, in Palestina si combattono guerre in nome di alti ideali, sogni di potere o follie di distruzione, a Zarzis, una cittadina del sud della Tunisia ai confini con la Libia, vive una comunità eterogenea e pacifica. La serena vita del luogo si sviluppa intorno alla bottega di Simon, stimato commerciante ebreo, che incarna l’infallibile attaccamento alla tradizione e alla memoria collettiva. Tutti i giorni interagiscono con lui altre persone, segnate dalla modernità o avviate su altre strade. Le loro discussioni sono sovente un modo per scambiare opinioni o confessare i più intimi desideri. Tahar, il maestro progressista, si scalda commentando la situazione mondiale e enumerando i mali che minano l’uomo moderno, vittima della globalizzazione. Hadi, il pittore 'maledetto', espulso dalla Francia, riflette sulle false aspettative degli immigrati. Fatma, la sensale di matrimoni che non è mai inoperosa, molto richiesta in inverno come in estate, raccoglie segreti di famiglia e fa l’intermediaria, la mezzana, la messaggera. Bachir, il tassista, cordiale e servizievole, è amico di tutti. Insieme, uomini e donne, discutono di se stessi, della vita, del mondo. “Basato sulla realtà di una cittadina, il film intende individuare i profondi cambiamenti e sconvolgimenti che minano le società del Sud come risultato di differenti fattori, interni o esterni. Il nostro approccio consiste nel mostrare, attraverso una serie di ritratti, che questi cambiamenti sono percepiti come un confronto fra tradizione e modernità, fra quelli che, pur essendo aperti al dialogo con 'l’altro', restano fortemente attaccati alla loro cultura e alle radici identitarie, e quelli che si dirigono esclusivamente verso la modernità o, al contrario, verso fantasie fondamentaliste, producendo tentativi di emigrazione clandestina, indottrinamenti islamici e disperate reazioni suicide”. (M. Zran)
While in the world - in Iraq, Afghanistan, Palestine - wars are waged in the name of high ideals, dreams of power or mad destruction, in Zarzis, a small city in the south of Tunisia on the border of Libya, there exists a heterogeneous and peaceful community. The quiet life of the place lurks around Simon’s shop, a well-known Jewish merchant who embodies the infallible attachment to tradition and collective memory. Every day people interact around him, markedly modern or blown in from other walks of life. The discussions range from the exchange of opinions to confessions of one’s most intimate desires. Tahar, a progressive teacher, lights up while talking about the situation in the world and enumerating the evils that plague modern man, victim of globalization. Hadi, the 'cursed' painter kicked out of France, reflects on the false expectations of immigrants. Fatma, the never-idle wedding planner, is kept busy winters and summers collecting family secrets and acting as intermediary, middleman and messenger. Bachir, the cordial and obliging taxi driver, is everyone’s friend. Together, men and women talk about themselves, their lives, and the world. “Based on the realities of a town like Zarzis, this documentary film aims at determining the deep changes and upheavals undermining the societies of the South as a result of several endogenous as well as exogenous factors. Our approach consists in showing, through a collection of portraits, that these changes are perceived like a faceto-face between tradition and modernity, between those who, while being open to dialogue with the 'other', remain closely attached to their local cultural and identity roots; and between those who endeavor to turn exclusively to modernity or, on the contrary, to fundamentalist fantasies, hence the tentative illegal emigration, the Islamic indoctrination and the desperate suicidal reactions.” (M. Zran)
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Lingua: Arabo. Francese. |
Genere: Documentario.
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link_mediafdp/being_here.zran_mohamed
VISIONABILE IN MEDIATECA SENZA PRENOTAZIONE
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