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FAROCKI, Harun
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In Comparison [risorsa elettronica] = Zum Vergleich / regia Farocki Harun ; soggetto Harun Farocki, Matthias Rajmann ; fotografia Ingo Kratisch ; montaggio Meggie Schneider, Max Reimann ; suono Matthias Rajmann
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DE, AT : Harun Farocki Filmproduktion, 2009
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1 file mkv (3.88 gb) (61 min.) : color., son.
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Festival dei Popoli, 2009. - Lungometraggio. - Altri formati: mp4.
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Rajmann, Matthias. Kratisch, Ingo. Schneider, Meggie. Reimann, Max.
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1. Edilizia.
2. Lavoro.
3. Capitalismo.
4. Economia.
5. Diritti dei lavoratori.
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Abstract: Attraverso lo studio di come si modifica nel mondo la produzione di mattoni, Haroun Farocki riflette, in forma di saggio cinematografico, sulle trasformazioni che le forme del lavoro hanno assunto nell’epoca del neoliberismo e della grande crisi economica. Adottando uno stile dialettico che, senza intervenire, si limita a giustapporre elementi apparentemente eterogenei, il regista non di meno evita di indicare una sintesi, restando al di qua di una possibile, seppur momentanea, conclusione. Se accettiamo l’idea che il cinema possa essere considerato anche una metafora del lavoro (e viceversa), è possibile concludere che Farocki, attraverso il confronto delle diverse modalità di produzione, ripensi la posizione dell’uomo contemporaneo nel mondo stesso. Se il capitalismo finanziario non si cura più della relazione tra soggetto produttore (lavoratore) e oggetto prodotto, ma feticizza esclusivamente la circuitazione delle merci in quanto tale, come immagine del funzionamento del sistema delle merci stesso, lo sguardo di Farocki, senza aggiungere nulla che non sia già evidente nella composizione dell’inquadratura, restituisce visibilità all’immagine del lavoro, rimossa invece dal processo di assolutizzazione della merce. Il lavoro è la relazione tra due o più esseri umani. Il lavoro è il segno della loro presenza nel mondo. Ed è proprio indagando questa presenza, mettendola a confronto, che il regista studia la persistenza di una certa idea di mondo e di relazione con il lavoro. Esponente della modernità cinematografica più intransigente e motivata, Harun Farocki realizza con "Zum Vergleich" un’opera di straordinaria urgenza, che è soprattutto l’indagine poetica di un problema economico e politico. Genuinamente visionario, Farocki riafferma la centralità della presenza umana tornando semplicemente a porre la centralità del lavoro come questione ancora tutta da affrontare. Il confronto diventa dunque lo strumento d’indagine, teso a ipotizzare le forme possibili per continuare un dialogo interrotto troppo presto.
Through a study on the transformations of the brick manufacturing process, Harour Farocki reflects, in the form of a cinematic essay, on how the ways of working have changed during Neoliberalism and during the time of the great economical crisis. With a dialectic style and simply juxtaposing some elements so diverse in seeming, and avoiding any direct interventions, the director shies away from summarizing the subject and giving any certain conclusions. If we consider Cinema as a metaphor for work and vice versa we could conclude that Farocki, drawing a parallel with the different modalities of production, is reassessing the situation of modern man in the contemporary world itself. If financial Capitalism ignores the relation between the working subject (worker) and the final product, and instead concentrates on the fetish of the circulation of goods as a reflection of the functioning of the system, Farocki’s view, without adding anything that is not already evident in the shooting frame, restores visibility to the image of work, obliterated in the process of the absolutization of goods. Work is based on the relationship between two or more human beings. Their work is the sign of their presence in the world. And it is precisely through this presence and in the confrontation that the director examines the persistence of a specific idea of the world and the relation with work. An exponent of the most intransigent and committed cinematic Modernity, Harun Farocki with "Zum Vergleich" sets up a work of great urgency, above all a poetic reflection on an economical and political problem. Genuinely visionary, Farocki reaffirms the centrality of the human element simply by presenting the centrality of work as a question to be re-examined. Comparison becomes therefore a surveying instrument in order to get a better understanding of some hypothetical forms and talking on a subject interrupted too soon.
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Genere: Documentario.
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link_mediafdp/in_comparison.harun_farocki
VISIONABILE IN MEDIATECA SENZA PRENOTAZIONE
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