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CIRIACI, Valerio
Stonebreakers [risorsa elettronica] / regia Valerio Ciriaci ; montaggio Andrea Fumagalli ; musica Jake Lummus ; suono Luigi Porto
US, IT : Awen Films, 2022
1 file mkv (4.17 gb) (70 min.) : color., son.
Festival dei Popoli, 2022 - Concorso internazionale - Lungometraggio. - Sottotitoli in italiano.
Fumagalli, Andrea. Porto, Luigi. Lummus, Jake.
1. Colonialismo.
2. Scultura.
3. Democrazia.
4. Propaganda.
5. Contestazione.
6. Razzismo.
7. Politica.
Abstract: America oggi (o di ieri l’altro): da un lato il nazionalismo ottuso alla Trump, i cappellini, le bandierine, l’ignoranza strafottente come regola di vita; dall’altra la cancel culture, i giovani discendenti degli schiavi che rivendicano diritti e pretendono la riscrittura della (loro) storia. Poi i siti storici della guerra civile, il laboratorio di uno scultore che ripara statue assaltate, vari esempi di come un popolo non sappia (non voglia, non possa) fare i conti con la (propria) storia. Il punto di vista di Valerio Ciriaci è quello del cineasta – ravvicinato e il più preciso possibile – ma in più occasioni è semplicemente quello dello straniero: da una prospettiva esterna coglie nelle varie e contrastanti forme di lotta politica negli Stati Uniti del XXI secolo un’inquietante uniformità di linguaggio; l’esibizione della lotta che accomuna conservatori e liberali, bianchi e neri, gente del Midwest e gente delle due coste. Come diceva Godard, gli americani non hanno storia e dunque la rubano agli altri. Qui, però, si va anche oltre: qui si scorge l’incapacità di raccontare il passato come fatto in sé, ma solamente come premessa narrativa di un presente continuamente da rinnovare.

USA today, or the day before yesterday: on one hand, Trump-like obtuse nationalism, the caps, the flags, overweening ignorance as a life rule; on the other hand, cancel culture, the young descendants from the slaves who claim their rights and demand rewriting (their) history. The historical sites of the Civil War; the workshop of a sculptor who repairs the statues attacked; several examples of how a people cannot (will not) cope with (their) history. The point of view of Valerio Ciriaci is that of the filmmaker, up close and as precise as possible, but in many instances is just that of the foreigner: from his outsider’s perspective he captures a disturbing uniformity of language among the several, contrasting forms of political fight in 21st-century US, the display of the struggle, shared by conservatives and liberals, blacks and whites, Midwesterners and people from the two coasts. According to Godard, Americans have no history, and therefore they steal it from others. But there’s more here, i.e., the inability to narrate the past as an isolated fact, but only as a narrative premise for a present to be continually renewed.
Lingua: Inglese.
Genere: Documentario.
VISIONABILE IN MEDIATECA SENZA PRENOTAZIONE