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DEWJATKIN, Boris
City Museum = Stadtmuseum [risorsa elettronica] / regia e montaggio Boris Dewjatkin ; fotografia Manuel Lossau, Marshl Ceron Palomino ; suono e musica Samuel Wiese
DE : Laurine Irmer, 2024
1 file mkv (772.29 mb) (26 min.) : color., son.
Festival dei Popoli, 2024. - Sottotitoli in inglese.
Lossau, Manuel. Ceron Palomino, Marshl. Wiese, Samuel.
1. Ambiente.
2. Antropologia.
3. Architettura.
4. Gentrificazione.
5. Multiculturalismo.
6. Museologia.
7. Tradizioni popolari.
8. Urbanistica.
Abstract: Un museo nascosto nel centro della città, un museo dei segni impercettibili, cancellati, ripudiati, che tiene insieme tutti gli strati, le storie e i gesti dissidenti accumulati nel tempo. Il film di Boris Dewjatkin è un anti-monumento che celebra il caos vitale che anima gli spazi urbani, quel disordine che infesta la superficie apparentemente neutra e immemore della città, che fa rifiorire le tracce di futuri che sembravano possibili. Davanti a uno spazio in continua rigenerazione, che si distrugge e ricostruisce all'insegna del consumo, il film decifra i segni minimi che raccontano un mondo subalterno che resiste alla violenza del progresso. Tra saggio militante e testimonianza incarnata, il film racconta la guerra culturale in atto nelle nostre città: una guerra per l'egemonia e la legittimità, per la possibilità di rivalutare quello che è stato messo ai margini, per il diritto alla città ad essere un’opera d'arte collettiva, continuamente reinventata.

A hidden museum in the centre of the city. A museum of imperceptible, erased, repudiated signs that holds together the layers, stories, and dissident gestures accumulated over time. Boris Dewjatkin's film is an anti-monument celebrating the vital chaos that animates urban spaces, the disorder haunting the city's seemingly neutral and oblivious surface which makes the traces of futures that seemed possible bloom again. Confronted with a space in constant regeneration, which destroys and rebuilds itself under the banner of consumption, the film deciphers the minimal signs that account for a subaltern world resisting the violence of progress. Between militant essay and embodied testimony, the film depicts the ongoing cultural war in our cities: a war for hegemony and legitimacy, for the possibility of re-evaluating what has been marginalized, for the city's right to be a continually reinvented collective work of art.
Lingua: Tedesco.
Genere: Documentario.
VISIONABILE IN MEDIATECA SENZA PRENOTAZIONE