Samuele Rossi firma il suo secondo lungometraggio
Glassboy, è il titolo del film per ragazzi diretto dal regista e sceneggiatore toscano Samuele Rossi, liberamente ispirato al romanzo, Premio Andersen, Il Bambino di Vetro, di Fabrizio Silei. Opera seconda di Samuele Rossi (La strada verso casa, 2012), Glassboy è prodotto da Solaria Film, PeacockFilm e WildArt Film, con il sostegno di RaiCinema e RSI, la collaborazione di Echivisivi e DnArt Produzion, e con sostegno di Toscana Film Commission nell’ambito del programma Sensi Contemporanei Toscana per il Cinema. Tra le location toscane del film, la villa medicea di Montevettolini nei pressi di Monsummano terme, in provincia di Pistoia (per approfondimenti clicca qui). I casting del film, che hanno portato all’individuazione del giovanissimo protagonista, Andrea Arru, si sono svolti nel marzo 2019 a Manifatture Digitali Cinema Prato.
Il premio Miglior film al Pöff – Tallinn Black Nights Film Festival
Presentato nella sezione Just Film, spazio interamente dedicato al cinema per giovanissimi, alla 24ma edizione del prestigioso Pöff – Tallinn Black Nights Film Festival, Glassboy – storia di un bambino con una malattia limitante che grazie all’amicizia con un’avventurosa banda di coetanei, gli Snerd, riesce a superare le proprie paure e fragilità – ha ottenuto premio Ecfa come miglior film per ragazzi. Inoltre il film entrerà a far parte della short list per aggiudicarsi il premio come miglior film per ragazzi alla Berlinale 2021.
Le motivazioni della giuria
La giuria del festival ha assegnato il premio con la seguente motivazione: “Abbiamo viaggiato in tutta Europa grazie ai film, siamo stati nel presente e nel passato. Da fantastici viaggi nel tempo a escursioni in mondi fiabeschi oscuri e misteriosi, dalla vita scolastica di tutti i giorni al primo amore, passando per diari e avventure dei pirati: una vasta varietà di storie ci hanno influenzato in modi diversi. Ci hanno spinto a simpatizzare coi personaggi e a riflettere, ci hanno emozionato e soprattutto ci hanno fatto vivere le storie di tanti giovani protagonisti. Di tutti i viaggi meravigliosi che abbiamo intrapreso, uno si è distinto per la sua storia – eccezionalmente interpretata – sul superamento dell’isolamento e la capacità di trasformare il senso di “diversità” di un individuo per diventare parte di un gruppo di amici. Nonostante una famiglia benintenzionata ma iperprotettiva, il nostro protagonista riesce a prendere il controllo della propria vita e far in modo che gradualmente la sua famiglia impari a seguirlo e adattarsi a lui. Per le sue profonde caratterizzazioni in un mondo ben messo in scena e per la trama avvincente e ben scritta sull’amicizia, il coraggio e la libertà – il Premio ECFA va a GLASSBOY”.