È morto Kim Ki-duk, regista sudcoreano di film cult come L’isola e Ferro 3 e vincitore del Leone d’oro a Venezia nel 2012 con Pietà.
Tra i suoi film di maggior successo Primavera, estate, autunno, inverno… e ancora primavera (2003) che lo consacra come regista noto in tutta Europa. Seguono altri film premiati: La samaritana Orso d’Oro per la miglior regia al 54° Festival del Cinema di Berlino e Ferro 3 – La casa vuota, Leone d’argento per la miglior regia alla 61ma Mostra Internazionale del Cinema di Venezia e candiato al David di Donatello come miglior film straniero.
Nel 2016 il regista torna alla Biennale con Il prigioniero coreano, distribuito nelle sale italiane nel 2018. Da sempre molto impegnato nella vita sociale e politica del suo paese nel 2014 aveva realizzato un film che era un atto d’accusa nei confronti del suo paese, One on one.
Nel 2005, in occasione della terza edizione del Florence Korea Film Fest, manifestazione dedicata alla cinematografia sudcoreana, a Firenze, viene proposta in sala la prima retrospettiva integrale dedicata all’autore.
Il direttore del Festival fiorentino Riccardo Gelli lo ricorda su facebook:
“maestro della cinematografia coreana al quale avevamo organizzato nel 2005 la prima retrospettiva integrale delle sue opere al 3° Korea Film Fest a Firenze presso il Cinema Stensen e a Torino in collaborazione con il Museo del Cinema di Torino, in quella occasione avevamo premiato il regista a Torino con il premio del festival, purtroppo nostro rammarico non abbiamo avuto la possibilità di invitarlo a Firenze, ma ho avuto la possibilità di incontrarlo a Busan per il Busan International Film Festival e a Venezia per il Festival. Durante il prossimo 19th Florence Korea Film Fest dal 18 al 25 Marzo dedicheremo sicuramente un omaggio a questo grande regista che ha segnato il solco nel nuovo cinema coreano e mondiale“
Nel catalogo di Mediateca sono presenti molti dei suoi film, visionabili in sede, su prenotazione.
