Casa Circondariale Mario Gozzini
Alfabetizzazione al cinema
I laboratori di Lanterne Magiche all’interno della Casa Circondariale Mario Gozzini, comunemente chiamata “Solliccianino”, sono iniziati nel 1993, su richiesta dello stesso Istituto. All’inizio si trattava di un cineforum destinato al carcere e successivamente è divenuto un laboratorio permanente di alfabetizzazione al linguaggio audiovisivo. I corsi si svolgono in collaborazione con la scuola e con gli educatori del Ministero. Le programmazioni annuali possono essere interdisciplinari con il teatro e altri operatori delle attività culturali ed artistiche. I laboratori sono finalizzati ad un significativo intervento educativo interdisciplinare.
Dietro le mura, nelle città
La Casa circondariale di “Solliccianino” si trova nella periferia ovest di Firenze al confine con il comune di Scandicci, in via Girolamo Minervini 8, a pochi metri dal grande Complesso Penitenziario di Sollicciano.
L’istituto, inaugurato il 15 Giugno 1989, ha preso il nome di Mario Gozzini, senatore fiorentino che fece approvare la legge n.663 del 1986 (conosciuta anche come Legge Gozzini), che portò sensibili miglioramenti all’ordinamento penitenziario italiano.
“Solliccianino” stato il primo istituto di detenzione a custodia attenuata di tutto il territorio italiano, sperimentando quello che poi è divenuto un modello trattamentale che si è diffuso in quasi tutte le altre regioni italiane. Oggi, secondo il nuovo progetto dei circuiti penitenziari della Regione Toscana, conservando il regime di custodia attenuta, si configura come Casa di reclusione di primo livello e accoglie detenuti provenienti prevalentemente dagli altri istituti della Toscana – in gran parte su loro richiesta – condannati per reati non collegati alla criminalità organizzata e selezionati in base alla pena, che non deve essere superiore ai 5/6 anni. La filosofia dell’istituto è quella di trasformare la pena da fatto afflittivo e traumatico in una opportunità per riflettere e riprogettare la propria esistenza. Quotidianamente i detenuti possono circolare liberamente all’interno delle sezioni per accedere alle attività di lavoro, scolastiche, formative, culturali, ricreative e sportive.
Gli interventi di sostegno e orientamento, individuali e di gruppo, sono costanti e, laddove è possibile, i familiari dei detenuti sono attivamente coinvolti nel progetto riabilitativo. Presso la Casa circondariale Mario Gozzini si trova anche una sezione dedicata ai semiliberi.